EstroDiverso: borse con una storia da raccontare
Cita da Giorgia Pastrello su 27 Marzo 2024, 9:24 pmL’upciclyng, definito anche riutilizzo creativo, è il processo di trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità, a cui viene attribuito un valore artistico o ambientale.
Con questa tendenza nasce, nel 2014, EstroDiverso grazie alla passione e l’intraprendenza di Valentina Bonafè.
Da circa otto anni, Valentina ha aperto il suo laboratorio artigianale a Venezia, dove realizza borse uniche, utilizzando materiali vintage, di recupero e legati alla cultura veneziana.
Per l’esattezza, i materiali delle borse di EstroDiverso derivano da una bottega di arredi nautici. Valentina Bonafè infatti inizia all’età di 20 anni a specializzarsi nell’attività di tappezzeria nautica a Venezia, sull’Isola della Giudecca.
È un’amante della sua città, del mare, della laguna e delle imbarcazioni tipiche e, grazie alla sua prima professione le decide di costruire un progetto unico, di “borse con una storia da raccontare” che parlano di unicità, in cui anche le piccole imperfezioni sono pregi che descrivono un progetto vivo, con una storia fatta di arte, riciclo e mare.
I materiali utilizzati per interni, esterni, tendalini, tutti i tessuti più belli e nuovi che diverrebbero scarti, vengono utilizzati dalla proprietaria del brand per produrre eco-borse di varie forme e modelli, raffinate e al tempo stesso confortevoli.
Creatività, dedizione e la voglia che ogni creazione racconti una propria storia sono i punti cardine e la mission del brand EstroDiverso. Infatti, ogni borsa è differente, unica ed esclusiva, che ha una sua storia, collegata ad un’imbarcazione che circola per la laguna veneziana.
Le creazioni di Estro Diverso sono fatte interamente a mano da Valentina, che realizza i modelli a mano su cartoncino, li trasferisce sul tessuto per poi tagliare, assemblare e confezionare la borsa.
Parlando di prospettive future, Valentina augura di crescere e sperimentare sempre di più grazie a questa forma di creatività legata alla necessità di produrre a impatto ambientale zero, che sta conquistando il mondo della moda e tutti i consumatori che, sempre più cercano di essere consapevoli e rispettosi in termini di sostenibilità.
Per Cube Radio News, Pastrello Giorgia, Venezia
L’upciclyng, definito anche riutilizzo creativo, è il processo di trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità, a cui viene attribuito un valore artistico o ambientale.
Con questa tendenza nasce, nel 2014, EstroDiverso grazie alla passione e l’intraprendenza di Valentina Bonafè.
Da circa otto anni, Valentina ha aperto il suo laboratorio artigianale a Venezia, dove realizza borse uniche, utilizzando materiali vintage, di recupero e legati alla cultura veneziana.
Per l’esattezza, i materiali delle borse di EstroDiverso derivano da una bottega di arredi nautici. Valentina Bonafè infatti inizia all’età di 20 anni a specializzarsi nell’attività di tappezzeria nautica a Venezia, sull’Isola della Giudecca.
È un’amante della sua città, del mare, della laguna e delle imbarcazioni tipiche e, grazie alla sua prima professione le decide di costruire un progetto unico, di “borse con una storia da raccontare” che parlano di unicità, in cui anche le piccole imperfezioni sono pregi che descrivono un progetto vivo, con una storia fatta di arte, riciclo e mare.
I materiali utilizzati per interni, esterni, tendalini, tutti i tessuti più belli e nuovi che diverrebbero scarti, vengono utilizzati dalla proprietaria del brand per produrre eco-borse di varie forme e modelli, raffinate e al tempo stesso confortevoli.
Creatività, dedizione e la voglia che ogni creazione racconti una propria storia sono i punti cardine e la mission del brand EstroDiverso. Infatti, ogni borsa è differente, unica ed esclusiva, che ha una sua storia, collegata ad un’imbarcazione che circola per la laguna veneziana.
Le creazioni di Estro Diverso sono fatte interamente a mano da Valentina, che realizza i modelli a mano su cartoncino, li trasferisce sul tessuto per poi tagliare, assemblare e confezionare la borsa.
Parlando di prospettive future, Valentina augura di crescere e sperimentare sempre di più grazie a questa forma di creatività legata alla necessità di produrre a impatto ambientale zero, che sta conquistando il mondo della moda e tutti i consumatori che, sempre più cercano di essere consapevoli e rispettosi in termini di sostenibilità.
Per Cube Radio News, Pastrello Giorgia, Venezia