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Famiglia Cristiana, settimanale di ispirazione cattolica fondato ad Alba nel 1931, a partire da marzo 2022 vede Stefano Stimamiglio ricoprire il ruolo di direttore: già condirettore della rivista, succede ad Antonio Rizzolo, che mantiene il suo ruolo di amministratore delegato del gruppo editoriale San Paolo e di direttore generale dell’Apostolato Paolino in Italia ed è affiancato da Luciano Regolo.
Stefano Stimamiglio, 57 anni, entrato nella Società San Paolo nel 1999 e compiuti gli studi teologici alla Pontificia università gregoriana, ha ottenuto la licenza in Teologia del matrimonio e della famiglia presso il Pontificio istituto Giovanni Paolo II di Roma ed è stato ordinato sacerdote nel 2007. Compiuta la pratica professionale nella redazione di Famiglia Cristiana, è giornalista dal 2008.
«I valori [che incarna il settimanale ndr] – ha dichiarato Stimamiglio ai nostri microfoni – sono quelli di sempre, come dicevamo adesso in questa premiazione al maestro Zanussi che abbiamo fatto qui alla mostra del cinema di Venezia, l’incarnare, in qualche modo, i valori cristiani anche nell’umano. Quindi parlare di tutto cristianamente vuol dire parlare veramente di tutto e cercare di trovare in tutte le dimensioni dell’umano e soprattutto della cultura, di come si esprime la cultura, quindi anche delle storie personali, delle domande da porre ai lettori. E poi sta a ognuno di rispondere. Quindi, forse, ecco, la cultura oggi è nel fare domande, porre domande, non tanto nel dare la risposta. Quindi questo è un po’ quello che dobbiamo fare sia sul cartaceo che […] nelle altre dinamiche, soprattutto sui social».
«Adesso siamo alla vigilia di un piano editoriale nuovo – ha proseguito il nuovo direttore di Famiglia Cristiana – per cui stiamo riflettendo. Abbiamo fatto una grande ricerca di mercato presso i nostri lettori su cosa pensano della rivista, sulle varie parti. Il mio sogno è quello di implementare molto di più quello che è il sito, cioè il modo di comunicare gli stessi principi attraverso modalità nuove, chiamiamole nuove, forse per i giovani non sono nuove, sono normali, e quindi essere molto più presenti attraverso dei canali specifici dedicati alle varie grandi aree tematiche, quindi diciamo quella, certamente, della religione, dell’informazione religiosa, ma anche per esempio quella del cinema, della cucina, della medicina, del mondo dei giovani. Quindi su questo stiamo cominciando a lavorare per un portale un po’ più ampio rispetto a quello che è oggi».
Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.