Piume, glitter e beauty look. Achille Lauro rievoca il fascino di David Bowie portando sul palco di Sanremo il glam rock.
Sin dall’inizio della sua carriera, Achille Lauro si batte e si distingue per non essere accostato a etichette. “Io faccio tutto questo per non venir banalizzato dentro uno stereotipo”, ha dichiarato in un’intervista a Vanity Fair, nel cui numero il celebre giornale regala all’artista la copertina, dove lo stesso Lauro ha assunto le sembianze di un’icona religiosa. Consapevole di poter essere accusato di blasfemia, spiega che figure religiose, come santi e Madonne, fanno parte della sua storia ed essenza artistica.
Durante la prima serata del Festival di Sanremo 2021 ha indossato una jumpsuite firmata Gucci, un imbottitura sulle spalle ricamata con paillettes argento e celeste, un collare in piume rosa, parabraccia in metalli e stivaletti con tacco alto in pelle argento.
“Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto. Genericamente niente. Esagerazione, teatralità, disinibizione. Lusso e decadenza. Peccato e peccatore, grazia e benedizione. Un brano che diventa nudità”, recitava Achille Lauro durante la sua prima esibizione.
Nella seconda serata del Festival di Sanremo invece ha portato sul palco un’esibizione omaggio a Mina. L’artista si è ispirato a foto scattate negli anni ’80 dal fotografo e pittore milanese Mario Balletti, in cui ha ritratto Mina prima del suo ritiro dalla scene.
Nella terza serata del Festival, l’outfit di Achille Lauro era invece ispirato alle statue greco romane. Ha indossato una tunica monospalla in maglia metallica argento firmata Gucci e una coroncina in metallo con finiture in oro. Durante l’esibizione ha duettato con Emma Marrone nel brano Penelope, parte dell’album Pour l’Amour uscito nel 2018.
Sul palco di Achille Lauro i preconcetti vengono distrutti, attraverso quadri estetici in cui il femminile e il maschile si confondono, dove protagonista è l’essere senza limiti.