Quante volte si vivono momenti, esperienze, traumi, si leggono frasi, libri, si scambiano idee con persone diverse da quello che si pensa di essere e si è portati a riflettere. Anche la più corta delle parole in un determinato momento può essere determinante per qualcuno.
In una realtà in cui lo smartphone è un prolungamento del proprio arto e seguire la moda e gli altri sembra quasi un dovere, c’è chi riesce a sfruttare queste nuove tecnologie per educare sui reali doveri morali che bisognerebbe rispettare.
Come in ogni epoca si tenta di adattarsi alle scoperte, agli strumenti che si hanno, così stanno facendo anche i divulgatori scientifici che si stanno ambientando sempre più agli strumenti tecnologici che permettono di pubblicare video e immagini, per raggiungere i più giovani.
È stato provato infatti che nel social di un ragazzo/a giovane non mancano i video a tutta musica e sono proprio quelli i più visualizzati. Ecco quindi che su YouTube, Instagram, Facebook e TikTok iniziano ad apparire non solo più contenuti passatempo ma anche contenuti educativi.
Alaina Wood, conosciuta come @thegarbagequeen “la regina dell’immondizia”, è una pianificatrice ambientale statunitense che sta sfruttando in modo molto potente e sano il social TikTok per spiegare in video della durata massima di un minuto, che anche solo una bottiglietta di plastica gettata nel bidone sbagliato può fare danni all’ambiente.
Anche in Italia ci sono fortunatamente molte figure disposte a condividere le loro conoscenze in modo accattivante sui social, come Ruggero Rollini, un 25enne che raggiunge una folla telematica di 90mila persone. I suoi post e video ruotano attorno al tema dell’ambiente, con una grafica chiara e accattivante, perché “la materia che comunichiamo è estremamente complicata” e per quello va semplificata, in modo da essere comprensibile anche ad un pubblico che non conosce i tecnicismi.
Un social un po’ meno social può essere considerata anche la radio, dove nasce il format Green Pills su Radio Rock, da un’idea di Sara Giacani e Sofia Stella due giovani tiktoker,, un format nel quale le due analizzano i piccoli comportamenti quotidiani scorretti e quelli sostenibili. Piccole variazioni di comportamento che vengono spiegate con ragionamenti razionali, per far comprendere il perché della scelta; a partire dai Cotton fioc di bambù, al tappettino in silicone che funge da carta da forno. L’idea è nata dalla mente di Sara durante il primo lockdown in Italia e oggi oltre ad essere un format radiofonico è anche un podcast ascoltabile su Spotify, altro social della musica amatissimo dai giovani, con episodi di circa 20 minuti l’uno.