Eccoci nuovamente all’appuntamento di SONAR, la rubrica di approfondimento di Cube Radio News.
È arrivato alla sesta edizione il premio Giuseppe Laganà, un riconoscimento rivolto ai giovani autori under 30 che riescono a distinguersi nel mercato con prodotti di animazione, cortometraggi e trailer.
I cinque candidati di quest’anno hanno portato al centro delle loro produzioni temi molto impegnati rispetto alle edizioni precedenti. A distinguersi, però, e ad aggiudicarsi il primo premio consegnato da Cartoon Italia e ASIFA sono state Maddalena Brozzi, Laura Cagnoni e Sara Moschini con Raices.
Premio Laganà, un’edizione segnata da temi impegnati
Il Presidente di AISFA Marino Guarnieri, intervistato dai microfoni di Cube Radio, ha riconosciuto una vera e propria evoluzione stilistica e tecnica nelle produzioni di quest’anno. Nelle edizioni precedenti, i prodotti cinematografici si distinguevano per una forte presenza di matrice giapponese, dai cartoni disneyani o dal 3D stile Pixar da cui prendevano ispirazione. Oggi, invece, i cortometraggi di animazione sono spesso disegnati a mano, quasi in controtendenza rispetto alla direzione del mercato. Una scelta, tuttavia, che consente ai giovani disegnatori di essere più liberi.
Per quanto riguarda, invece, la scelta dei contenuti, ASIFA e lo stesso Presidente Guarnieri si aspettano dalle prossime edizioni maggior leggerezza, consapevoli, però, che pandemia, guerra, catastrofi in atto, abbiano inciso sulla scelta dei temi di quest’anno.
Raices vince il premio Laganà per la delicatezza del racconto
Raices, il cortometraggio premiato dalla giuria, ha vinto per il modo in cui ha accompagnato la delicatezza all’animazione. La trama affronta il tema del lutto e il legame che univa la protagonista alla persona persa, oltre al dolore manifestato attraverso l’immagine poetica del prendersi cura dei fiori. Il linguaggio dell’animazione evoca emozioni attraverso soluzioni grafiche mai scontate.
Raices dimostra, infine, come i giovani siano in grado di provare emozioni forti e che abbiano la voglia di raccontarle a modo loro, con la voce e le capacità delle generazione Z di cui fanno parte.
Il Sonar di oggi termina qui, Marta Miotto per Cube Radio News, a voi studio.