La scorsa settimana abbiamo iniziato il nostro approfondimento sul percorso attraverso la Laudato
si’ dell’Arcidiocesi di La Serena in Cile.
La sfida continua e incessante per proteggere il creato e la bellezza della natura è proprio un punto
fisso nei progetti e nelle iniziative della Chiesa in Cile, soprattutto rispettivamente alla tematica
dell’acqua che il Monsignor Luis Infanti della Mora, vicario apostolico di Aysen, definisce come un
‘bene’ per la vita degli esseri umani e non un ‘risorsa’ che le multinazionali possano sfruttare,
inquinare ed esaurire per profitto. Lo stato del Cile si sta impegnando attivamente per eliminare la
plastica dai supermercati e ad utilizzare energie rinnovabili invece di quelle altamente inquinanti
per l’ecosistema. La questione è molto sentita dalla popolazione che ne è stata sensibilizzata da
diversi anni visto l’aumento dell’estensione del buco dell’ozono in maniera esponenziale.
Infine, La Serena si impegna a ricostituire la vocazione come dono del Signore in quanto, in pochi
anni, vi è stata una drastica diminuzione dei membri del clero. Vi sono pochi sacerdoti che si
occupano di numerose parrocchie nel territorio, così come avviene in Italia, solamente che non è
raro che nel paese cileno le diverse comunità di fedeli distino anche giorni di viaggio l’una
dall’altra. Ciò rende la gestione della parrocchia molto complessa e sfaccettata. In modo
inversamente proporzionale, aumenta il laicato per questo vi sono classi di persone laiche a cui la
Chiesa propone insegnamenti biblici e liturgici, che contano sempre meno partecipanti e
interessati. Nonostante le ingenti difficoltà, quella del Cile è una Chiesa che vuole risorgere e
tornare a brillare tramite le iniziative di preghiera.
La Laudato si’ illumina La Serena
I quattro pilastri cardini dell’Arcidiocesi di La Serena in Cile sono molto significativi e allineati con i
principi fondamentali della Laudato si’. Papa Francesco ha, infatti, voluto focalizzare l’attenzione
sulla connessione indistruttibile tra ambiente e umanità nel connubio dell’ecologia integrale a cui i
canoni della Chiesa cilena fanno riferimento. Il degrado ambientale e il degrado umano vanno di
pari passo così come la cura che l’essere umano compie verso la Terra è un dono che fa
prosperare entrambi. Il creato deve essere protetto e onorato dall’uomo in ogni sua forma. Nei
quattro orientamenti si fa riferimento all’ecologia sociale, alla solidarietà universale, all’impegno
verso riconciliazione con il creato e alla vocazione di essere custodi dell’opera di Dio. Un tripudio di
insegnamenti nel rispetto dell’umanità.
“Quando una persona sta in questo luogo che si chiama La Paloma – la colomba – pensa anche a
questo dono che ti ha fatto Papa Francesco con la Laudato si’ dove ognuno deve agire per il bene
degli altri, per il bene delle future generazioni. Dunque mai avere un pensiero egoista, non pensare
soltanto a te e sfruttare soltanto la nostra generazione ma a pensare anche al futuro. In modo tale
che i vostri figli e quelli che verranno dopo di noi possano anche godere di questo bene così
grande che è la natura, come il Signore Dio ci ha donato con questa bellezza straordinaria”. Così il
Monsignore René Osvaldo Rebolledo Salinas, arcivescovo di La Serena, ribadisce la promessa
verso il futuro e verso l’unicità nel creato al cospetto del vasto lago situato nella regione di
Coquimbo. L’Arcidiocesi focalizza il suo impegno verso le generazioni future, come sancisce la
Laudato si’, per il bene degli altri condannando l’egoismo del presente. Gli sforzi che si compiono
oggi nel cambiare il proprio stile di vita ed affacciarsi a nuove frontiere più sostenibile a livello
ambientale e sociale è una soluzione per migliorare il presente e preservare il futuro.
Il Sonar di oggi termina qui, Asia Galvani per Cube Radio News, a voi studio.