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Nella giornata di ieri, 11 maggio 2023, si sono tenuti a Bologna il Convegno e l’Assemblea annuale della RUS 2023, la rete Italiana delle Università per lo Sviluppo sostenibile. Quest’anno il Convegno si è inserito nel contesto del Festival dello Sviluppo sostenibile, l’evento nazionale promosso dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Il Convegno, in linea con gli obiettivi dell’anno europeo delle competenze (2023), si è incentrato sulle competenze per la transizione ecologica. L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto per le università verso la creazione delle skill necessarie per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile. Sono stati presentati il modello di sustainability literacy ed altri strumenti, come il GreenComp, sviluppato dal Joint Research center, e il Manuale operativo per la rendicontazione della sostenibilità degli atenei, sviluppato in collaborazione con il Gruppo Bilanci e Sostenibilità (GBS).
A partecipare all’evento, in rappresentanza dello IUSVE, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, sono stati il professor Cristiano Chiusso, coordinatore del progetto culturale, ispirato all’enciclica Laudato Si’, ecologia integrale e nuovi stili di vita dello IUSVE e il professor Nicola Giacopini, Direttore dello IUSVE.
«RUS sta per Rete Università Sostenibili – ha affermato il professor Chiusso – ed è un network di università italiane: al momento aderiscono a questa rete ben 84 università tra cui lo IUSVE. La RUS si propone di implementare i 17 obiettivi dell’agenda 2030 […] che fu stabilita all’ONU nel 2015 e, quindi, diciassette cosiddetti Sustainable Development Goals vengono appunto proposti, implementati e applicati e la RUS cerca, attraverso appunto la rete delle sue università, di mettere in pratica tutto questo».
«Lo IUSVE aderisce a questa rete – ha proseguito Chiusso – in quanto non può non aderire. La transizione ecologica implica una novità radicale nel mercato del lavoro, nuove professionalità stanno emergendo, nuove stanno per nascere e lo IUSVE, come università professionalizzante, deve per forza cercare di preparare gli studenti nel miglior modo possibile. In secondo luogo, vogliamo anche noi cercare di espandere una consapevolezza, una sensibilità ai temi ambientali e sociali […] ma noi abbiamo altri 7 obiettivi in più che completano, […] i 7 obiettivi della Laudato Si’. Perché la Laudato Si’ non è soltanto un’enciclica, ma è un viaggio settennale proposto da Papa Francesco che prevede appunto sette diversi ambiti tra cui, ad esempio, quello dell’educazione che investe proprio la mission salesiana».
Riguardo il ruolo dell’Università nel processo di transizione ecologica e di sviluppo sostenibile, invece, il professor Chiusso ha affermato che «[…] è fondamentalmente un ruolo educativo […] di come educare gli studenti alle sfide non tanto nuove, perché sono oramai in corso, e quindi […] inserire nei nostri piani di studio dei corsi trasversali, interdisciplinari che educhino alla sostenibilità».
Il consiglio che è emerso dall’Assemblea RUS, ha continuato Cristiano Chiusso, «è quello di inserire questa educazione alla sostenibilità dentro un quadro più ampio che è quello di educazione alle competenze, come dicevo prima, le nuove competenze. Quindi possiamo immaginare un quadro di educazione alle cosiddette soft skill, quelle tradizionali, le green skill, quelle nuove, e noi, come IUSVE, ancora una volta proviamo un po’ a distinguerci: inseriamo anche, sempre ispirati dalla Laudato Si’, le cosiddette virtù ecologiche».
Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.