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A pochi giorni dalla XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, celebrata ogni anno il 21 marzo, quest’oggi, il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha consegnato il premio Legalità e Sicurezza presso il Teatro Filarmonico di Verona. I destinatari sono stati gli operatori delle Forze di Polizia Nazionali e Polizie Locali, attivi sul territorio regionale, distintisi per capacità investigative, abnegazione e sprezzo del pericolo nello svolgimento dell’attività preventiva e repressiva.
«Il premio Legalità e Sicurezza – ha affermato Ciambetti – che ogni anno assegniamo in questa giornata che vede assieme le Istituzioni democratiche, la Regione, i Comuni, l’associazione Libera, Avviso Pubblico, è sintesi di quel Grazie che tutti i cittadini sentono nei confronti di quanti combattono la cultura di morte e che con il loro esempio sono stimolo per noi tutti nella ricerca della verità, per non dimenticare mai che la cultura della legalità è esercizio quotidiano, impegno, ma è anche gioia di vivere, è allegria è voglia di costruire assieme un futuro libero». A tutte le studentesse e gli studenti presenti nel Teatro, Ciambetti ha poi ricordato che «I nomi di quanti hanno sacrificato la loro vita nella guerra contro le mafie, i nomi delle vittime innocenti, eroi loro malgrado, dovrebbero essere sufficienti a stimolare noi tutti a combattere il Male e quella cultura di morte di cui la Mafia è massima espressione contemporanea, tanto vigliacca quanto disumana».
La cerimonia ha avuto luogo in seno all’VIII edizione della “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa dalla Regione Veneto e realizzata da Avviso Pubblico in collaborazione con Libera Veneto. Ospite d’eccezione è stato l’autore e conduttore televisivo PIF che ha parlato alle studentesse e agli studenti presenti tramite un video collegamento, ricordando loro di non dipingere chi ha sfidato la mafia come dei supereroi, perché erano persone come noi. E noi, come loro, dobbiamo prendere attivamente consapevolezza del mondo che ci circonda.
Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.