– In questo periodo di grandi sacrifici e limitazioni, che ci auguriamo termini al più presto nel migliore dei modi, molti stanno accusando stress e difficoltà considerevoli sia a livello fisico che mentale.
Se i mezzi per ottenere il benessere olistico della persona possano sembrare inattivi, abbiamo contattato la naturopata Carla Dragoni per dimostrare che ripristinare l’equilibrio è possibile anche nelle mura di casa in mosse che tutti possono compiere.
Gentile Carla, le chiedo innanzitutto se può spiegarci in termini semplici la sua professione, che è assolutamente disciplinata ai sensi della legge ma che risulta insolita, se vogliamo.
CD: Buongiorno e innanzitutto grazie di questo invito a parlare della naturopatia che è tutto il mio mondo, sono naturopata da circa 20 anni ed è un insieme di discipline che consentono proprio alle persone di ritrovare e mantenere un benessere psicofisico, con strumenti e tecniche naturali e quindi anche con rimedi a base o comunque tecniche di meditazione tra cui appunto anche le danze meditative in cerchio di cui mi occupo e che insegno da circa 4 anni.
Lei è presidente di “Spazio Divenire”, un progetto che dedica spazio a coloro che vogliono praticare tecniche per incontrare l’equilibrio fisico e spirituale. Le va di raccontarci com’è partita questa iniziativa e le conseguenti esperienze?
CD: “Spazio Divenire” è un sogno realizzato. Da tanti anni cercavo proprio di creare uno spazio mettendolo a disposizione di operatori come me nel campo olistico, per dare modo a tutti di accedere alla conoscenza e alla consapevolezza che la naturopatia offre. Quindi l’anno scorso, all’inizio del 2019, è arrivata questa opportunità con uno spazio fisico molto bello e molto accogliente; all’interno di questo spazio noi creiamo attività di gruppo di diverso tipo, non so mi viene in mente in questo momento le costellazioni teatrali piuttosto che appunto corsi di yoga, conferenze sulle piante, sulle erbe, numerologia… E soprattutto “Spazio Divenire” ospita i miei corsi di danze meditative in cerchio. È un’associazione a promozione sociale e quindi ormai abbiamo anche un bel numero di soci partecipanti, di collaboratori anche di prestigio. Cerchiamo di creare attività dove le persone riescano a sentirsi proprio a casa e avere il modo di coltivare anche uno spazio Interiore importante in tutti i sensi, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista fisico e psicosomatico e animico spirituale.
– Con il decreto emanato, per molte persone risulta difficile raggiungere questo benessere in casa propria per diversi motivi. Lei suggerirebbe la danza come risorsa per far bene al corpo e alla mente, come consiglia di praticarla e gestirla nelle mura domestiche?
CD: La danza ha conosciuto una forma nuova di espressione con questo evento drammatico perché la danza meditativa viene svolta in cerchio, siamo quasi sempre per mano e c’è un grande contatto fisico oltre che animico. Quindi con le mie danzatrici abbiamo deciso di proseguire questa unione pur non avendo il contatto fisico cercando di mantenere vivo il rapporto che chiamiamo così “dacuoreacuore”, dando un senso proprio all’unione che ci ha sempre contraddistinte. Pertanto abbiamo stabilito di incontrarci tutte le sere alle 19 ognuno nel proprio silenzio interiore a casa propria, riproducendo alcune delle danze più importanti. In questo momento ci stiamo concentrando molto sulla danza come preghiera e quindi mandando preghiere e benedizioni non solo a noi stessi, ai nostri contesti personali, alle nostre storie, ma a tutte le persone coinvolte in questo momento veramente difficile. Una volta alla settimana invece, su una piattaforma online, riusciamo anche a connetterci, siamo spesso dalle 10 alle 20 persone collegate, e pratichiamo le danze assieme. In questo caso essendo difficile riprodurre la modalità del cerchio, ci occupiamo soprattutto di gestualità, della danza come preghiera, condividendo riflessioni, il nostro sentire, la poesia, la meditazione. È molto importante, sento che c’è un’unione molto forte, questo tipo di danza dà molto sollievo alle partecipanti.
– Lei pensa che la danza meditativa sia approcciabile da tutti o c’è bisogno di un background abbastanza importante per accedervi?
CD: La danza meditativa è una danza molto semplice, rituale e non richiede nessun tipo di allenamento o capacità. Io stessa non avevo mai danzato anche se era un mio sogno farlo e devo ringraziare la mia insegnante Joice per avermi iniziata a questa disciplina che è molto importante. L’importanza di danze meditative è che, essendo in cerchio, è un po’ un linguaggio non verbale, come lo è la musica; è proprio una sintonia di anima, corpo e mente dove non c’è giudizio, siamo tutte uguali, ognuno esprime la propria libertà e il proprio sentire interiore.
– Ringrazio la naturopata Carla Dragoni per il prezioso intervento.
Agata Borracci per Cube Radio News, Venezia.