Nell’universo esistono milioni di stelle e per questo motivo è sensato pensare che la vita si sia sviluppata anche altrove rispetto alla Terra. Gli scienziati si chiedono, però, perché sia così difficile trovare tracce di vita ulteriori a quella terrestre. Esistono forse altre forme di vita che non vogliono essere trovate? Oppure civiltà simili alla nostra sono rare?
L’idea alla base è che ogni civiltà abbastanza evoluta sia desiderosa di esplorare altre galassie alla ricerca di nuove fonti di energia. Tuttavia, una prima ipotesi è che essendo la nostra la prima civiltà evoluta sia anche la prima a esplorare altre galassie.
Una seconda possibilità più felice ipotizza che a milioni di anni luce di distanza altre civiltà si siano sviluppate in parallelo alla nostra, ma che per ora siano irraggiungibili.
Una terza ipotesi, invece, sostiene che la nostra specie sia destinata a estinguersi a causa del cambiamento climatico che rende l’ambiente in cui viviamo sempre più ostile. A questo si aggiunge la scoperta di qualche anno fa per cui erano state trovate tracce di acqua su Marte, secondo alcuni una pessima notizia, in quanto presagio di un destino che potrebbe spettare anche alla Terra.
Il Paradosso Fermi si interroga, quindi, sulla possibilità di entrare in contatto con altre forme di vita nell’universo. Ma proprio perché la combinazione di eventi che possono favorire la nascita e lo sviluppo della vita sono rare, è più probabile pensare che siamo soli o che comunque le possibilità di incontrare altre civiltà siano estremamente poche.
La posizione della Terra all’interno della galassia, la presenza di satelliti naturali, quali eventi che hanno favorito lo sviluppo della vita, sono eventi non scontati, ma a quanto pare eccezionali che hanno favorito lo sviluppo di forme di vita. Sebbene, inoltre, sia possibile che esistano forme di vita alternative a quella che conosciamo e che necessitino di altri requisiti per svilupparsi, ad oggi prove di civiltà lontane non ci sono ancora.