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Mini Cuccioli e Leo da Vinci: la collaborazione tra pubblico e privato che funziona

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Ben ritrovati su Cube Radio News.

Come afferma Francesco Manfio, direttore del Gruppo Alcuni S.r.l., nell’ambito delle produzioni di cinema d’animazione, «Fino a dieci anni fa, l’Italia non aveva nessun ruolo, non riuscivamo a produrre, c’erano mille difficoltà [...]». Adesso la situazione è completamente cambiata.

Francesco, insieme a suo fratello Sergio, con cui nel 2006 ha fondato il Gruppo Alcuni S.r.l, uno studio d’animazione tutto italiano, ha raccontato ai microfoni di Cube Radio le sfide e le opportunità delle produzioni italiane del cinema di animazione nel panorama globale. «[...] La nostra televisione pubblica, – continua Francesco – sul fronte dei ragazzi ha fatto un lavoro straordinario, ha cominciato a investire in produzioni fatte in Italia e questa è stata la cosa che ha cambiato completamente l’approccio con l’animazione italiana: prima riuscivamo a fare pochissime cose, adesso grazie a [...] Rai Kids, veramente riusciamo a fare delle produzioni straordinarie».

Sergio e Francesco sono testimoni viventi dei risultati che si possono ottenere attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. «Per esempio, il nostro Leo Da Vinci – afferma Francesco – è presente in tutto il mondo, i Mini Cuccioli in tutto il mondo, questo grazie appunto a un atteggiamento del pubblico e del privato che hanno lavorato insieme, cosa che in Italia si fa di rado, ma se si cominciasse a fare, potrebbe avere, come ha avuto nell’animazione, un grande successo».

Il riferimento di Francesco è ai due cartoni animati del Gruppo, Mini Cuccioli e Leo Da Vinci, realizzati grazie ad una consolidata collaborazione con Rai Kids e che hanno visto un notevole successo, con la distribuzione in 137 paesi. Prosegue ancora Francesco: «Dei grandi personaggi [...] e una buona storia, secondo me, se mixati bene, possono fare un grande successo. [...] Poi, bisogna conoscere il pubblico a cui ti rivolgi: se scrivi una storia per i bambini dai tre ai sei anni, insomma, devi conoscerli, devi aver giocato con loro o insegnato a loro, lavorato con loro, se l’hai fatto hai grandi possibilità che la cosa funzioni [...]».

Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.