Giulia Cecchettin: oggi all'Università di Padova collocata una panchina rossa
Cita da Claudia Gallinaro su 22 Febbraio 2024, 12:30 am[spreaker type=player resource="episode_id=58762505" width="100%" height="200px" theme="light" playlist="false" playlist-continuous="false" chapters-image="true" episode-image-position="right" hide-logo="false" hide-likes="false" hide-comments="false" hide-sharing="false" hide-download="true"]Ben ritrovati su Cube Radio News. Io sono Claudia Gallinaro.
Tantissimi studenti e lunghi applausi hanno caratterizzato la giornata di oggi al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, lo stesso luogo dove studiava anche Giulia Cecchettin, la giovane uccisa probabilmente dall’ex fidanzato, lo scorso 11 novembre. Qui è stata collocata una panchina rossa, in ricordo della giovane, durante una cerimonia di inaugurazione.
Insieme alla rettrice Daniela Mapelli e al direttore del dipartimento, Gaudenzio Meneghesso, ha partecipato all’evento anche il padre di Giulia, Gino Cecchettin. «Voi siete il futuro, – ha affermato Gino – e ognuno di voi sta cercando di capire cosa è mancato a tutti i livelli, dai docenti agli studenti, ai genitori, perché anche io mi faccio delle domande, e magari confrontandoci, cerchiamo di capire cosa si può fare, trovare un protocollo, un modo per poter sradicare la violenza, in particolare la violenza sulle donne».
Questa iniziativa, svoltasi in vista del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si inserisce nel progetto Panchine rosse, promosso dagli Stati Generali delle Donne. Quella di oggi è la terza tappa di un percorso iniziato nel 2021 da Palazzo del Bo, a cui ha fatto seguito, nel 2022, l’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova e che continuerà, di anno in anno, in una sede differente. L’obiettivo rimane quello di battersi contro la violenza di genere, per il diritto a vivere in libertà e senza paura. Tra le altre numerose iniziative, l’Ateneo aderisce alla campagna Posto Occupato che prevede la collocazione, in uno spazio visibile, di una sedia coperta da un drappo rosso per ricordare tutte quelle donne che ora un posto non lo possono occupare più.
Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.
Ben ritrovati su Cube Radio News. Io sono Claudia Gallinaro.
Tantissimi studenti e lunghi applausi hanno caratterizzato la giornata di oggi al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, lo stesso luogo dove studiava anche Giulia Cecchettin, la giovane uccisa probabilmente dall’ex fidanzato, lo scorso 11 novembre. Qui è stata collocata una panchina rossa, in ricordo della giovane, durante una cerimonia di inaugurazione.
Insieme alla rettrice Daniela Mapelli e al direttore del dipartimento, Gaudenzio Meneghesso, ha partecipato all’evento anche il padre di Giulia, Gino Cecchettin. «Voi siete il futuro, – ha affermato Gino – e ognuno di voi sta cercando di capire cosa è mancato a tutti i livelli, dai docenti agli studenti, ai genitori, perché anche io mi faccio delle domande, e magari confrontandoci, cerchiamo di capire cosa si può fare, trovare un protocollo, un modo per poter sradicare la violenza, in particolare la violenza sulle donne».
Questa iniziativa, svoltasi in vista del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si inserisce nel progetto Panchine rosse, promosso dagli Stati Generali delle Donne. Quella di oggi è la terza tappa di un percorso iniziato nel 2021 da Palazzo del Bo, a cui ha fatto seguito, nel 2022, l’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova e che continuerà, di anno in anno, in una sede differente. L’obiettivo rimane quello di battersi contro la violenza di genere, per il diritto a vivere in libertà e senza paura. Tra le altre numerose iniziative, l’Ateneo aderisce alla campagna Posto Occupato che prevede la collocazione, in uno spazio visibile, di una sedia coperta da un drappo rosso per ricordare tutte quelle donne che ora un posto non lo possono occupare più.
Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.