Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da un’evoluzione lenta ma progressiva, senza ancora una cura definitiva ma solo trattamenti per mitigarne gli effetti. Colpisce un numero crescente di persone, anche di giovane età, che prima di essere malate di Parkinson sono individui: uomini, donne, genitori, amici, colleghi, vicini di casa”, spiega Daniele Paolucci, presidente dell’Associazione Parkinson Padova. Grazie a iniziative come Dance and Parkinson, la nostra Associazione supporta le persone malate e i loro familiari per migliorare la qualità della vita e affrontare i complessi bisogni causati dalla malattia.
Il Centro regionale per lo studio e la cura dell’Invecchiamento Cerebrale (CRIC) – Azienda Ospedaliera Università degli Studi di Padova, ispirandosi alle esperienze negli Stati Uniti d’America del sociologo John Zaisel e dello psicologo Sean Caufield con il progetto ARTZ – Artisti per l’Alzheimer, ha implementato dal 2014 un progetto sperimentale denominato Cognitive Activation Therapy (CAT), utilizzando le arti visive come strumento di supporto.
Questo progetto è stato attivato grazie alla collaborazione con il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova e è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2024.
Il progetto prevede una serie di attività che utilizzano l’arte e le attività creative come forma di “terapia non farmacologica” per le persone affette da patologie di invecchiamento cerebrale.
Il corso “Dance and Parkinson” rappresenta l’avvio di queste attività ed è dedicato alle persone affette da Parkinson e ai loro caregiver, ovvero gli accompagnatori. Si terrà ogni lunedì, dalle 10.00 alle 11.30, presso i Musei Civici agli Eremitani. Gli insegnanti di danza Elisabetta Cortella e Giovanna Trinca accompagneranno i partecipanti in un percorso volto allo sviluppo delle abilità corporee e alla consapevolezza del movimento.
Quest’iniziativa offre ai partecipanti la straordinaria opportunità di danzare in ambienti prestigiosi, immersi in opere d’arte nei nostri Musei. L’arte, infatti, può contribuire a rievocare memorie storiche vivide ed a stimolare risorse cognitive residue, grazie alla ricchezza sensoriale offerta e alla fusione dell’arte e della danza in contesti che custodiscono le più alte forme di espressione artistica del passato della nostra città.
Questo progetto promuove il concetto che la bellezza e l’arte possano contribuire al benessere di tutte le persone. Francesca Veronese, direttore dei Musei Civici di Padova, afferma: “La nostra amministrazione da tempo si impegna a promuovere l’inclusione e la cultura partecipativa. In questa prospettiva, Dance e Parkinson rappresenta un’occasione speciale per concretizzare l’idea della bellezza come strumento terapeutico e i Musei Civici come luogo di profondo scambio fra bellezza, arte e cultura”.
Il progetto intende creare un ambiente in cui ogni passo di danza diventa un gesto di forza e resistenza e dove la bellezza dell’arte si fonde con la determinazione e la speranza di un futuro migliore.
Per Cube Radio News, Pastrello Giorgia