“Verità per Giulio Regeni” non è stato solo uno slogan ma una richiesta accorata, espressa da un gruppo di ricercatori dell’università di Cambridge e rivolta all’Onorevole Antonio Panzeri, presidente della Sottocommissione per i diritti dell’uomo del Parlamento Europeo, nel contesto di un incontro svoltosi mercoledì 20 marzo presso la sede parlamentare di Bruxelles.
Una sete di verità, quella dei giovani, mai sazia e mai a corto di energie come testimoniato dagli speaker di Cube Radio, l’emittente dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona, invitati dall’Onorevole Flavio Zanonato a visitare il Parlamento Europeo dal 19 al 21 marzo e che, grazie a questa occasione, hanno potuto sperimentare sul campo le loro competenze nell’ambito della produzione multimediale. I quattro studenti, Marta Bettiol (dipartimento di Comunicazione), Francesca Moro (Pedagogia), Giulio Mellettini e Giacomo Mescalchin (Psicologia), hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con le istituzioni europee, conoscerne il funzionamento e poter interagire con operatori dell’informazione che si occupano dell’attività parlamentare comunitaria.
In occasione della trasferta, infatti gli speaker di Cube Radio si sono confrontati con Alice Mason, giornalista presente agli albori di Europhonica, l’organizzazione radiofonica universitaria europea di cui faceva parte anche Antonio Megalizzi, lo studente ucciso in un attentato l’11 dicembre 2018 e commemorato con un’iniziativa digitale proprio dagli studenti dello IUSVE.
«L’incontro con Alice mi ha profondamente commosso –rivela Giulio Mellettini- perché quando le ho spiegato le modalità del nostro ricordo digitale di Megalizzi ho percepito il legame che avevano instaurato lavorando ad Europhonica, insieme ai volontari di altre radio europee. Li ho visti come un gruppo poliedrico e affiatato che lavora per il bene comune, un’immagine che mi ha fatto pensare al modello di Europa che mi piacerebbe vedere nelle istituzioni che ci rappresentano».
Interessante per gli speaker di Cube Radio la serie di incontri organizzati all’interno della sede di Comece, la commissione che rappresenta le Conferenze episcopali dell’Europa e ha sede a due passi dal Parlamento Europeo.
«Abbiamo compreso –spiega Francesca Moro- come anche la Chiesa cattolica possa orientare le politiche comunitarie grazie alla fermezza con cui tesse una griglia etica e alla chiarezza con cui la esprime. Ci è stata data la possibilità di intervistare una nostra coetanea che sta svolgendo uno stage di comunicazione per il Comece e di scambiare qualche battuta con Angel Gudina, segretario esecutivo di Don Bosco International a Bruxelles. Lui, come molti altri, sta spendendo grandi energie per garantire un futuro migliore alla nostra generazione, quella che sta sperimentando sempre meno confini nell’Unione Europea».
Marta Bettiol