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Jack Teixeira è il nome della misteriosa «talpa» del Pentagono che, da circa otto mesi, diffonde in anonimo documenti top secret del Pentagono e della CIA.
Teixeira, classe 2001 e membro della Guardia nazionale aeronautica del Massachusetts, si è servito principalmente della piattaforma Discord per pubblicare le foto di alcuni documenti classificati a cui aveva accesso dal 2021. Proprio in quell’anno, infatti, gli era stato assegnato il nullaosta per accedere al Joint Worldwide Intelligence Communications System, la rete informatica interna al Pentagono dove erano contenute informazioni top secret.
Il giovane è stato arrestato lo scorso 13 aprile e rischia ora fino a quindici anni di carcere con l’accusa di aver violato la legge sullo spionaggio, il cosiddetto Espionage Act. La fuga di notizie ha messo in difficoltà davanti agli occhi di tutto il mondo l’amministrazione Biden, gettando dubbi sulla forza della controffensiva ucraina contro la Russia ed evidenziando le lacune della sicurezza americana. All’indomani dell’arresto è stato formalmente incriminato dal tribunale di Boston per la detenzione e trasmissione non autorizzata di informazioni di difesa nazionale, nonché la rimozione non autorizzata di informazioni classificate e materiali di difesa.
Come evidenziato dalla giornalista Cecilia Sala, ospite a Padova, lo scorso 15 aprile, per l’incontro “Comunicare la guerra”, non è stato l’FBI a identificare per primo il nome di Jack Teixeira. A renderlo noto come la «talpa» del Pentagono sono stati, infatti, alcuni compagni di chat che hanno riportato il suo nickname, «OG», sigla per Original Gangster, al sito investigativo Bellingcat e al Washington Post. Ad individuare, invece, il vero nome di Teixeira sono stati i giornalisti del New York Times, grazie all’aiuto di Bellingcat. Tramite il profilo di Jack su «Steam», un sito web per la gestione e distribuzione di videogames, sono riusciti a risalire alla sua vera identità. Hanno poi confrontato alcuni dettagli delle foto dei documenti pubblicati con quelli di alcune immagini reperibili sui social della casa dei suoi genitori: tra questi, avevano scoperto che il tavolo e le mattonelle corrispondevano. Infine, il New York Times ha avuto conferma del nome di Jack Teixeira da due funzionari anonimi dell’FBI.
Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.