Durante il secondo giorno di Vinitaly ho avuto la possibilità di fare due chiacchiere con Andrea
Barzagli, ex giocatore della Juventus e campione del mondo nel 2006 con la nazionale. Andrea
partecipa alla più importante manifestazione sul vino al mondo con la cantina “Le Casematte” di cui
è uno dei due soci fondatori insieme al commercialista e amico Gianfranco Sabbatino. La cantina
nasce nel 2008 e si trova nella suggestiva location dello Stretto di Messina, a 500 metri sul livello del
mare.

Questa la mia conversazione con Barzagli:
“Andrea vieni da una terra (la Toscana) strettamente legata al vino, cosa ti ha spinto ad entrare nel
settore vitivinicolo con una cantina in Sicilia?”

“È accaduto grazie al mio socio che ho conosciuto quando giocavo nel Palermo. È lui che mi ha
introdotto in questo mondo e mi ci ha fatto appassionare. È stata una passione cresciuta lentamente
nel tempo, fino a quando ci si è presentata davanti l’occasione di rilevare lo splendido terreno su cui
ora sorge la nostra cantina. Si tratta di un progetto importante per cui sono necessari passione e
sacrificio, ma i risultati al momento sono ottimi.”

“Ti leggo una tua frase “L’esperienza ha poco da insegnare se non viene vissuta con umiltà”. Cos’è
stata allora la cosa più difficile da imparare entrando in un settore per te completamente nuovo?”

“Tutto. Io sto continuando ad imparare. Nei primi 6/7 anni ho vissuto pochissimo la cantina. La
vivevo a distanza e faceva quasi tutto il mio socio. Ora che ho smesso da qualche anno però vado
frequentemente in Sicilia e sto conoscendo sempre di più tutto il lavoro che c’è dietro. Ho capito che
una bottiglia di vino c’è tanto lavoro delle persone che lavorano dietro le quinte.”

“Un’ultima domanda, qui a Vinitaly abbiamo assistito a diverse conferenze che trattano la necessità
di ricorrere all’industria 4.0 al fine di sviluppare etichette che eliminino le possibilità di
contraffazione. Quanto è importante questo progresso secondo il tuo pensiero?”

“Tanto perché l’industria del vino è in continua espansione ed evitare che si sviluppino doppi mercati
è nell’interesse di tutti”

Le Casematte oggi produce circa 50.000 bottiglie l’anno in agricoltura biologica. La qualità del vino
è tale grazie al meraviglioso microclima che si viene a creare in questa zona a metà tra Ionio e Tirreno.
Nel 2017 il vino più rappresentativo della cantina, il Faro DOC, è stato premiato con i 3 bicchieri
(massimo riconoscimento) di Gambero Rosso. La “seconda vita” di Andrea Barzagli prosegue alla
grande.

Di Nicolò Panato