Eccoci nuovamente all’appuntamento di SONAR, la rubrica di approfondimento di Cube Radio News.
Dopo 10 mesi di volo nello spazio, DART, cioè la sonda lanciata dalla NASA, ha colpito l’asteroide Dimorphos. La missione è stata una prova per testare la possibilità di dirottare un asteroide nello spazio.
La missione si inserisce, inoltre, più ampiamente in una strategia di difesa planetaria messa in campo dall’agenzia spaziale statunitense, una tecnica per proteggere la Terra nel caso in cui un asteroide fosse diretto verso il nostro pianeta.
Dimorphos, l’asteroide colpito
Dimorphos, l’asteroide preso di mira, è un corpo di 530 piedi, cioè circa 160 metri di diametro che orbita attorno a un asteroide più grande largo circa 780 metri, cioè 2500 piedi. Nessuno dei due ha mai rappresentato un pericolo per il pianeta Terra.
Grazie alla tecnica dell’impatto cinetico, la NASA ha dimostrato di essere in grado di guidare un veicolo spaziale e farlo collidere intenzionalmente con un asteroide per deviarlo.
A filmare l’impatto è stato il mini satellite italiano LiciaCube dell’Agenzia Spaziale italiana realizzato dall’azienda Argotec di Torino.
La strategia di difesa planetaria della NASA
Strumenti come DART accompagnati alla capacità di monitorare e mappare sempre meglio gli asteroidi nello spazio, forniscono una strategia di difesa planetaria completa.
Nelle prossime settimane Dimorphos e il materiale prodotto dalla collisione continueranno a essere monitorati assieme al loro cambiamento orbitale per determinare quanto efficiente sia stata la sonda. I risultati serviranno a migliorare i modelli informatici e prevedere con maggior accuratezza e precisione come deviare i futuri asteroidi.
Il Sonar di oggi termina qui, Marta Miotto per Cube Radio News, a voi studio.