Eccoci nuovamente all’appuntamento di SONAR, la rubrica di approfondimento di Cube Radio News.
L’ultima missione lanciata dall’ESA si chiama Gaia e consiste nel creare una mappa multidimensionale, accurata e aggiornata della Via Lattea. Gaia si inserisce all’interno di un progetto piu ampio che ha l’obiettivo di ricostruire la storia della nostra galassia e capire meglio il ciclo di vita delle stelle.
Le scoperte di Gaia
Gaia è riuscita a raccogliere dati aggiornati per quasi 2 miliardi di stelle, tra cui informazioni sulle loro composizioni chimiche, le temperature, i colori, l’ età e la velocità radiale, cioè la velocità con cui le stelle si muovono verso o lontano da noi.
Una delle scoperte più sorprendenti riguarda la rilevazione di terremoti stellari, cioè piccoli movimenti sulla superficie di una stella che ne cambiano la forma stessa. In precedenza erano stati riscontrati terremoti, oscillazioni che facevano gonfiare e restringere in alcuni casi le stelle, ma senza alterarne la forma sferica. Gaia, però, ha individuato alcune tipologie di vibrazioni più simili a tsunami o terremoti stellari non radiali che ne cambiano la forma.
Di cosa sono composte le stelle
Quando le stelle muoiono rilasciano metalli e polveri da cui si formano nuove stelle. Gaia ha scoperto che esistono stelle fatte di materiale primordiale, mentre altre come il Sole di materiale arricchito da precedenti generazioni di stelle. Più queste sono vicine alla nostra galassia, più sono ricche di metalli.
Altro aspetto sorprendente è che grazie all’analisi sulla loro composizione sono state identificate stelle provenienti da altre galassie.
Il Sonar di oggi termina qui, Marta Miotto per Cube Radio News, a voi studio.