Giovedì 8 settembre 2022, nel corso della 79° edizione della mostra del cinema di Venezia, si è tenuta l’assegnazione del Premio Speciale del 75° della Fondazione Ente dello Spettacolo a Edgar Reitz, un’iniziativa che ha sancito un percorso comune tra Fondazione Ente dello Spettacolo e Giornate degli Autori. Con il premio a Edgar Reitz, due delle istituzioni cinematografiche più importanti in Italia, celebrano un intellettuale capace di conciliare la grande Storia e le piccole vicende personali con una originalità e trasparenza di sguardo in grado di afferrare il mistero del tempo e le molteplici possibilità di trasformarlo in testimonianze di vita. Venezia ha significato un punto importante nella carriera di Reitz: è proprio qui infatti che 30 anni prima il suo capolavoro “Heimat” ha segnato un punto di svolta nella storia del cinema tedesco e internazionale.
«Quando ho iniziato a fare “Heimat”, 40 anni fa ormai –ha dichiarato Reitz- ero in crisi personale e mi chiedevo quale strada avrei dovuto intraprendere, In questo frangente mi ricordai appunto delle mie radici, dal posto in cui venivo e della strada che avevo fatto per diventare regista e intraprendere una carriera cinematografica. Riflettendo su questo decisi poi di intraprendere la strada di “Heimat”, questa grande saga, in qualche maniera perché solo tutta la biografia di una persona riesce ad esprimere verità. Credo inoltre che esistano nel cinema due verità: quella delle immagini e la verità dei contenuti e credo che quello che io ho cercato di fare non sia stato tanto concentrarmi su tematiche astratte, quanto piuttosto di rendere in immagini una logica di vita vissuta. Ricevere questo premio adesso significa estendere lo sguardo sul campo lunghissimo della mia vita che è stata il mio lavoro e riceverlo qui è un momento magico». Durante la pandemia Reitz ha scritto una biografia in cui racconta se stesso e la storia del cinema tedesco. Fare cinema è una forma di scrittura e questo libro si può davvero considerare “Heimat 4”. Un connubio tra la sua vita cinematografica e il rapporto con “Heimat” che verrà presentato il 15 settembre a Monaco. Reitz si può quindi definire veramente un maestro che è riuscito a conciliare la difficile realtà sociale con mito e storia, attraverso un linguaggio lirico e civile. A Roma inoltre, dal 15 settembre fino a Natale, verrà trasmessa tutta la serie per rimembrare questo capolavoro.
Francesca Cracco, CubeRadio News