Sono gli inizi del Novecento quando le donne si fanno protagoniste di battaglie per ottenere i propri diritti. I primi tentativi risalgono al 1922, ma è solo nel 1946 che la Giornata della Donna verrà introdotta nel calendario e celebrata in Italia.
La “Giornata internazionale della donna” nasce in ambito socialista, proprio in onore delle donne, con significato sociale e politico, in opposizione al potere maschilista.
Negli anni, però, ha completamente perso questo il suo vero significato: la “Festa della Donna”, chiamata così solo in Italia, è diventata una giornata in cui si regalano fiori e cioccolatini ma questo rende ancora più evidente la differenza tra uomini e donne in relazione al potere.
Il genere maschile non ha mai dovuto affrontare ostacoli, discriminazioni e difficoltà che le donne da sempre vivono.
L’8 marzo non celebra più il potere femminile, tant’è che poche persone sanno cosa tratta realmente questa giornata: ci si limita ad un augurio o regalare le mimose, senza ricordare il sacrificio compiuto dalle giovani guerriere.
“Non una di meno”, movimento femminista italiano nato nel 2016 che lotta per la parità di genere, questo 8 Marzo 2022 invita le donne a scendere in piazza per uno scipero femminista e transfemminista con causa prinicipale l’obiezione alla Guerra Ucarina-Russia, esprimendo la solidarietà verso tutte le donne, ucraine e non, che stanno subendo violenze e sono costrette a fuggire dal proprio Paese a causa delle devastazioni, e a coloro che in Russia si ribellano al governo di Putin, sfidando la repressione e la censura, mettendo anche in discussione le condizioni violente della pace che produce violenza istituzionale, sui confini e gerarchie.
Per Cube Radio News, Pastrello Giorgia, Venezia