Salve, sono Agata Borracci e questo è lo spazio dedicato a Sonar, la rubrica d’approfondimento di Cube Radio News.
Oggi vi raccontiamo una storia che riguarda tutti noi e la casa comune che abitiamo.
Una storia che non ha un lieto fine definito ma che guarda al futuro, nello specifico da qui a 10 anni. Una storia che racconta come la popolazione europea stia collaborando per rendere effettivamente possibile questo futuro, promuovendo un reale cambiamento non solo per un continente ma per tutta la popolazione globale.
Si tratta dello sforzo richiesto a tutti quanti noi per perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – o SDG – che l’ONU ha definito nell’Agenda 2030.
Un’urgenza vera e propria che necessita di essere comunicata il più possibile per raggiungere la sensibilità di più persone dalle diverse fasce di età.
Come detto dal segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, “non c’è un pianeta B”.
Per questo, nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.
Sono stati stilati quindi 17 macro obiettivi che fissano le priorità di questo processo a cui tutte le Nazioni sono chiamate a rispondere, ovviamente in base alle proprie capacità.
Essi sono: porre fine a ogni forma di povertà nel mondo, porre fine alla fame raggiungendo la sicurezza alimentare e migliorando la nutrizione promuovendo allo stesso tempo un’agricoltura sostenibile, poi assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di approfondimento per tutti, raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze, garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie, assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile e inoltre una piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti, poi infrastrutture resistenti, industrializzazione sostenibile e innovazione, poi ridurre le disuguaglianze, rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili, garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, promuovere azioni a tutti i livelli per combattere i cambiamenti climatici, conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile, proteggere ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, pace giustizia e istituzioni forti, e infine rafforzare i mezzi di attuazione degli obiettivi e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Si tratta di una strategia che funziona, come dimostrato dai risultati ottenuti con gli Obiettivi per lo sviluppo del Millennio adottati nel 2000. Questi hanno migliorato la vita di milioni di persone, secondo quanto riporta il sito ufficiale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Per cercare quindi di ottenere lo stesso successo, è stata indetta la campagna #2030IsNow che ha popolato i social e che ha visto la collaborazione anche di due influencer italiani: Marcello Ascani e Carotilla.
Il primo è un influencer e youtuber italiano, classe 1997, che racconta sui social i suoi viaggi in giro per il mondo e la sua conoscenza in ambito economico. Lo fa, inoltre, con una comunicazione rispettosa, ideale anche per i bambini, come dice lui stesso nella sua biografia di Instagram.
Un profilo ideale dunque per parlare ai giovani circa il rispetto per il mondo, le sue culture e le risorse economiche.
Nel suo profilo Instagram a Luglio pubblica una foto la cui didascalia recita “questo sono io al computer che vi ricordo che tutta l’Europa sta facendo una challenge, tipo le sfide che faccio su YouTube ma un po’ più in grande, cioè quella di raggiungere 17 obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.
Da viaggiatore mi stanno molto a cuore gli obiettivi che rientrano nell’insieme pace e giustizia, spesso diamo per scontato il nostro privilegio di poterci esprimere liberamente e far affidamento sul nostro governo. Date un’occhiata al sito e alle storie in evidenza per capirci di più e vedere a che punto siamo, seguono altre storie nei prossimi giorni!” Il post ha ricevuto più di 7000 “mi piace”.
La seconda collaboratrice è invece Camilla Mendini, creatrice di contenuti dal 2016 che tratta di slow fashion, economia circolare e zero waste.
In una storia Instagram sponsorizzata proprio dal profilo dell’Unione Europea legato alle collaborazioni, l’influencer afferma: “come partner della campagna #2030IsNow che vede l’Unione Europea impegnarsi ad attuare da qui a 9 anni i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, ci tengo a parlarvi meglio di quei goal che mirano la prosperità. Prosperity è infatti il gruppo di obiettivi composto da 3 goal che sento molto vicino a me perché raccontano anche il mio lavoro nel campo della sostenibilità. Grazie all’innovazione e alla creatività, il processo artigianale italiano riesce ad offrire soluzioni sempre più sostenibili anche nel campo della moda. Si ha accesso ad esempio a fibre riciclate, sempre di più a materiali alternativi o anche materiali riciclati come la plastica che smette di essere rifiuto magari con raccolta dagli oceani e diventa materia prima per nuovi prodotti.”
Camilla ha infatti lanciato nel 2018 un proprio brand di moda basato sulla sostenibilità e su una vera e propria storia d’amore per i tessuti ed il rispetto del creato.
Dunque, concludendo, nonostante l’hashtag in inglese compari online sui numerosi profili legati all’Unione Europa già dal 2017, l’idea di scegliere due influencer italiani molto vicini al mondo dei giovani e dai valori fortemente in linea con la visione europea, è a tutti gli effetti una buona mossa di comunicazione.
L’appuntamento Sonar di oggi termina qui. Da Agata Borracci è tutto, linea allo studio.