Eccoci con un nuovo appuntamento Sonar, la rubrica d’approfondimento di Cube Radio News. Oggi vogliamo parlarvi di architettura sostenibile e di come questa abbia introdotto un nuovo approccio alla progettazione di case ed edifici. Col fine di ridurre l’impatto ambientale nella scelta dei materiali utilizzati e nella fase di costruzione, la cosiddetta Green Architecture è a tutti gli effetti indispensabile per perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
C’è da tenere conto in primis dei cambiamenti climatici, che come abbiamo visto purtroppo portano a catastrofi in grado di spazzare via interi edifici.
Cambiamenti che, come un cane che si morde la coda, sono altresì provocati dall’inquinamento edile. Si stima che il settore delle costruzioni consumi circa metà di tutte le risorse naturali estratte, arrivando a segnare il 25-40% di consumo di tutta l’energia prodotta nei paesi che hanno aderito all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Secondo un report di quest’ultima,la produzione di cemento è la maggiore causa di emissioni GHG, cioè tutti quei gas capaci di intrappolare il calore nell’atmosfera, dando vita al fenomeno effetto serra. Queste sono generate dalla combustione delle risorse fossili e dall’escavazione continua di materie prime e, se non si invertiranno i trend di crescita attuale, tali emissioni emesse dalle industrie produttrici di cemento quadruplicheranno nel 2050.
Ecco allora che l’Architettura Verde può costituire un’opportunità.
La genesi di questo approccio può essere fatta risalire alla “biologia dell’edilizia”, una vera e propria scienza delle costruzioni nata in Germania negli anni ‘70 grazie a Karl Ernst Lotz, che possiamo considerare oggi un pioniere dell’architettura sostenibile.
Egli afferma come la casa sia una sorta di “terza pelle”, in quanto la costruzione di un edificio deve avvolgerci, proteggerci e per questo deve essere anche in grado di “respirare”, nel senso che deve garantire una continua interazione con l’ambiente esterno. Si parla così di “case passive”, ovvero quelle case realizzate secondo il concetto di poter limitare o eliminare del tutto il consumo di energia tramite l’impiego di pannelli solari e la costruzione di legno, materiale isolante e traspirante.
Questo però non basta per definire un edificio “sostenibile”. Questo infatti deve osservare fattori come l’efficienza energetica, l’uso di materiali ecosostenibili, l’impatto sull’ambiente e l’uso dell’acqua.
Un buon esempio viene dal mondo dello sport, col velodromo costruito in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012 .Soprannominata “The Pringle” per la somiglianza tra la forma a sella del suo tetto e il famoso marchio di patatine, la struttura richiede non solo un fabbisogno energetico minimo, ma anche un basso fabbisogno idrico grazie ad un sistema di raccolta dell’acqua piovana. In Italia, invece, più precisamente in Sicilia, l’esempio è dato dalla scuola Piero Gobetti, che è un edificio a consumo zero: grazie a un impianto geotermico e pannelli fotovoltaici, la scuola è diventata energeticamente autosufficiente.
I vantaggi di questa “nuova” filosofia edilizia riguardano anche gli abitanti, in quanto influenzano la loro salute, il comfort, il valore commerciale nel tempo e l’efficienza in termini di costi.
Grazie alla loro formazione, infatti, le abitazioni eco-friendly forniscono una buona qualità dell’aria, dell’acqua e una buona diminuzione di umidità e campi elettromagnetici. I materiali donano poi comfort acustici, termici e visivi, tanto da migliorare la vita, la felicità e la salute di chi ci abita, secondo quanto riportano gli esperti. L’efficienza dei costi viene data invece, oltre che dagli incentivi statali, anche dalla gestione intelligente dell’energia; questa viene preservata grazie al materiale impiegato che ne evita la dispersione, e viene prodotta autonomamente dagli impianti fotovoltaici che evitano l’emissione di sostanze dannose per l’ambiente.
Il settore dell’edilizia dunque, oltre ad essere un potente motore dell’economia globale, è anche un settore cruciale per il raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Agire il prima possibile in ottica green porterà vantaggi sicuramente consistenti a livello globale.
Il Sonar di oggi termina qui, Agata Borracci per Cube Radio News, a voi studio.