Eccoci nuovamente all’appuntamento di SONAR, la rubrica di approfondimento di Cube Radio
News. Oggi tratteremo del packaging sostenibile, un’importante passo avanti nell’impegno
quotidiano verso un mondo plastic free.
Il motto ‘riduci, riusa e ricicla’ inizia ad influenzare i modelli di consumo della società anche nel
mondo del packaging. Per un confezionamento sostenibile, ogni fase della sua realizzazione deve
tenere conto dell’impatto ambientale, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei materiali con cui
realizzarlo. Il fulcro dell’eco-design legato al packaging è l’utilizzo di materiali biodegradabili,
riutilizzabili, riciclabili e non tossici. La progettazione deve pensare anche al post-consumo,
diventando, nel migliore dei casi, una risorsa utile per l’ambiente in quanto compostabile o
riciclabile. Di questo tipo è l’eco-design rigenerativo il cui approccio alla progettazione del prodotto
si modella sull’industria umana e sui processi della natura in modo tale che le materie scartate
diventino, per essa, fonte di materie prime per la creazione di nuovi prodotti. Un sistema circolare
rispettoso della vita e delle generazioni future.
Vista la grave situazione di consumismo dannoso, sono state promulgate delle normative europee
che imponessero alti obiettivi di riciclabilità degli imballaggi, anche secondo l’ideologia
contemporanea dei consumatori informati e consapevoli. Un sondaggio di Packaging World stima
che, in un campione di 2.000 consumatori, ben il 79% preferisce acquistare prodotti in confezioni
eco-friendly. Per questo le aziende si stanno mobilitando per utilizzare un imballaggio
ecosostenibile, anche nelle spedizioni di e-commerce e questa tipologia di comportamento rafforza
la brand identity, difende l’ambiente, base fondamentali per un futuro migliore per le prossime
generazioni e permette di acquisire e fidelizzare più clienti che premiano chi non inquina.
L’impiego di soluzioni planet-friendly per l’industria del food ne garantisce intrinsecamente la
freschezza, la praticità e la sicurezza alimentare rispettando canoni estetici e producendo
un’impronta di carbonio meno impattante nell’ambiente. Quali sono i materiali sostenibili che non
condizionano il sapore del cibo e, allo stesso tempo, lo conservano nel migliore dei modi? Tra le
soluzioni più diffuse c’è il packaging a base di amido di mais, ottenuto grazie alla fermentazione
degli zuccheri contenuti in esso lo rende un materiale di simil-plastica, ma totalmente naturale e si
decompone in sei mesi nell’ambiente ed è economico per le aziende.
Il packaging a base di alghe, oltre ad essere biodegradabile è anche edibile rappresentando
un’importante fonte di nutrimento per l’organismo. Anche grandi colossi del mercato si focalizzano
su scelte green in questo ambito. McDonald’s, ad esempio, si sta orientando al mondo plastic free
e gli imballaggi di carta che vengono utilizzati sono certificati o riciclati. Starbucks punta a diminuire
del 50% il consumo di acqua usata per produrre caffè nella produzione e nei punti vendita.
L’azienda è stata certificata LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) nel 2005.
Il Sonar di oggi termina qui, Asia Galvani per Cube Radio News, a voi studio.