Eccoci ritrovati con la nostra rubrica sui temi della comunicazione, della pubblicità e soprattutto della moda. Piccole “pillole” di sapere e curiosità che ci porteranno a conoscere questi ambiti più da vicino.
Oggi parliamo della stilista Alberta Ferretti.
Alberta Ferretti nasce in provincia di Rimini nel 1950 e inizia subito a muovere i primi passi nella moda, grazie all’attività sartoriale della madre. Già nel 1974 disegna e produce la sua prima collezione, rivelatasi subito un successo. Dopo qualche anno fonda un’azienda che porta il suo nome e che gestirà insieme al fratello. A poco a poco la griffe diventa conosciuta in tutto il mondo e inizia così a produrre le collezioni di alcune firme di spicco del pret-à-porter come, Moschino, Ozbek, Jean-Paul Gaultier e Narciso Rodriguez.
Nel 1994 nasce Philosohy by Alberta Ferretti, una collezione per un pubblico giovane e presentata con altrettanta creatività al suo target. Nel 1998 Alberta viene nominata “Cavaliere del lavoro” e successivamente allarga la sua offerta iniziando a produrre anche accessori per le due linee di moda. Inaugura boutique monomarca nelle maggiori capitali: a Mosca, a Parigi, a Milano, a Roma, a Tokyo, a New York, a Londra e a Taipei. Nel 2005 riceve a Roma il “Premio alla Carriera” presentando nella piazza del Campidoglio la sua prima collezione di pret-à-couture.
Alberta Ferretti è una donna pluripremiata e una stilista molto riconosciuta, le viene, infatti, conferito anche il premio “The Romantics”, New York, dall’International Fashion Group.
La sua borsa “Cruise”, in passerella New York per la prima volta nel 2008, viene messa in vendita in tutte le sue boutique e diviene il simbolo della donna viaggiatrice, restando un accessorio molto richiesto e cercato ancora oggi.
Celebrità come Kate Winslet e Nicole Kidman vestono Alberta Ferretti portando il marchio a godere ancora oggi dello stesso successo di allora. La carica innovativa della stilista e il suo essere una donna in carriera si respira in ogni creazione, dalla scelta della stoffa alla decorazione del dettaglio: un patto femminile di autorealizzazione.
La stilista cresciuta fin da piccola tra le stoffe e le macchine da cucire della madre, dimostra fin da subito abilità e grande stile nel creare nuove creazioni. Essenzialità, grazia, leggerezza e ricerca di armonia si uniscono alla creatività di Alberta e alla sua ossessione positiva verso l’evoluzione continua, sempre ispirata al lusso e alla modernità. Ferretti lavora per sfumature e per sottrazione, non ha paura di applicare il pizzo a mano o di presentare un orlo non rifinito, se tutto questo può contribuire a caratterizzare la sua collezione e a far esprimere il suo estro creativo.
Diventa chiacchierata poiché interviene sull’abito molte volte, addirittura anche prima della presentazione: una passione incontrollata per il dettaglio.
Lo stile Ferretti: delicato, naturale, elegante e leggero sembra trasparire grazia ma contiene sempre un pizzico di sensualità.
Icona dello stile Ferretti nel mondo è diventato l’abito sottoveste che propone in ogni collezione e con infinite varianti. Questa creazione ricavata dalla lingerie femminile le attribuisce la volontà di emulare una sorta di eterea bellezza, caratteristica delle opere del Botticelli. Ferretti diventa arte del fare moda e simbolo indiscusso della qualità del Made in Italy nel mondo.
Concludiamo questo nostro approfondimento su questo brand e questo stilista con un consiglio per tutti gli appassionati:
“Alberta Ferretti” di Giusi Ferrè, edito da Leonardo Arte.